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L’allestimento nel foyer del Teatro Massimo delle opere di Elisabeth Scherffig

 

 

 

L’allestimento nel foyer del Teatro Massimo delle opere di Elisabeth Scherffig inaugura la collaborazione con Palazzo Butera, in occasione della stagione 2022-2023. Un disegno di grande formato, usato come immagine per il Kaiserrequiem, è stato installato a fianco delle due teste che accompagnano i manifesti delle opere e dei balletti e dei concerti. Il segno grafico del pastello nero, i riflessi dorati e bianchi emanano una leggerezza che si sovrappone come un velario al modello del Teatro, in una nuova armonia che accoglie visitatori e spettatori una volta varcata la soglia dell’atrio.


Elisabeth Scherffig nasce a Düsseldorf nel 1949, in un contesto industriale e urbanizzato che influenza fortemente il suo lavoro. Negli ultimi anni ha lavorato, oltre che con il disegno, facendo uso di tecniche e materiali eterogenei come la seta, la porcellana e in scultura, prelevando calchi dal suolo urbano per ricomporre strutture trasparenti e leggere. Artista di fama internazionale, Elisabeth Scherffig sceglie di vivere a Milano dal 1971. Ha esposto in contesti istituzionali e gallerie private in molte città italiane e all’estero, tra cui Düsseldorf, Londra e New York. Fra queste si ricordano: L’arte che non ragiona, Milano, Galleria Toselli, 2021; Whitin Light-Inside Glass, Venezia, Palazzo Loredan; New works, Londra, Faggionato, 2014; Vitrea, Faggionato, Londra, 2012; fra le principali pubblicazioni sulle opere della Scherffig si menzionano: Nelle città (Colpo di fulmine edizioni, 2017), Urbs et civitas (Baldini & Castoldi Dalai, 2009), Quasi un paesaggio (Borgo Vico 33, 2003), La polvere (Colpo di fulmine, 1993). È in preparazione una mostra al Teatro Massimo, che riunisca alcuni dei lavori utilizzati come immagine per le singole opere.